domenica 3 luglio 2011

Outcast Magazine: Episodio 10


E mentre affrontiamo il mese di luglio stringendoci le mani madide di sudore, ecco che ad allietarci e rinfrescarci arriva il nuovo Outcast Magazine, con tanti bei giochini di cui conversare e un'interminabile chiacchierata spoilerosa su L.A. Noire, messa in coda per non dar fastidio a nessuno. Tre ore e spiccioli che non stabiliscono di un soffio il nostro nuovo record di durata, ad appena un mese dal precedente con cui avevamo per la prima volta sfondato il tetto delle tre ore, solo perché ho tagliato un paio di divagazioni veramente inutili (sì, più inutili di quelle che ho lasciato intatte, oltre che di questa descrizione dell'episodio). E fra l'altro, col senno di poi, un po' me ne pento, di averle tagliate. Perché sarebbe stato bello stabilire un nuovo record e puntare sempre più in alto, verso l'infinito e oltre. Ma che ci vuoi fare, è la vita. Piena di momenti magici che ti passano davanti e non riesci ad afferrare solo perché manco te n'eri accorto. Poi te ne accorgi e sei lì tutto triste e colto dai rimpianti. Ma io, come disse Raoul, non ho nessun rimpianto. Avanti così, col pugno teso verso il cielo. Pietrificato come in un Black Belt d'altri tempi.

In questo episodio:
* Ci sta piacendoci:
Child of Eden [02:40], Shadows of the Damned [19:50], Child of Eden (reprise) [25:20], The Legend of Zelda: Ocarina of Time 3D [34:24], Vasco Rossi [55:33], Alice: Madness Returns [64:00], Solar 2 [78:10]

* Racconti dall'ospizio:
Mashed: Fully Loaded [90:50], Wonder Boy in Monster Land [100:48]

* Giochi da quattro soldi:
Spent [115:08], Inside a Star Filled Sky [116:17]

* Seghe mentali:
I giochi che sono un po' meno belli di come sembrano [120:35]

* La gente ci scrivono:
Lo fanno! [132:25]

* Post Scriptum:
L.A. Noire [147:12].

Soundtraccia: Outcast Magazine - Davide Tosini / Epona - Andrea Babich / Gerudo Valley Orchestrated - Ocarina of Time OST / L'outcasto del giorno dopo - Andrea Babich & Fabio Bortolotti / Human Wheels - John Mellencamp / Seghe Mentali - Andrea Babich / 30 Rock Main Theme - Jeff Richmond

Modi per ascoltarci:
Outcast su iTunes
Il link diretto all'mp3 di questo episodio

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Per contattarci:
Scrivi ad Outcast - outcastlive@gmail.com
Il blog di Andrea Babich: The Babich Playground
Il blog di Andrea Maderna: L'Edicola di giopep
Il blog di Davide Giulivi: Linea di fondo
Il blog di Davide Tosini: ToSo on the Net
Il blog di Elena Avesani: Puffetti rosa
Il blog di Fabio Bortolotti: Kenobit
Il blog di Gianluca Loggia: Tocco e Gioco
Il blog di Lorenzo Antonelli: Bunker
Il blog di Luigi Marrone: E-Self Electronic Self
Il blog di Marco Calcaterra: Ultimo cannoncino


63 commenti:

  1. Io devo ancora finire di ascoltare il vecchio podcast D: rimedierò subito

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  2. Fai con calma, che il prossimo non so quando arriva...

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  3. C'è un www.blogger.com di troppo nel link di Spent.

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  4. ...e dopo aver visto la moto gp mi godo il miglior podcast del web.:) Se continuate cosi ci sarà un episodio a settimana! Praticamente un sogno. Alla prox

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  5. Minchia l'ho provato, facevi meglio a non fixarlo.

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  6. Volevo dire la mia sulla questione della sega mentale, visto che mi è capitato recentemente con Alice. Mi è piaciuto moltissimo mentre lo giocavo, ma dopo averlo finito mi sono accorto dei difetti che ha e lo avevo un pochino rivalutato. Ascoltando il podcast, però, mi sono chiesto: ma è davvero importante ciò che penso di un gioco a mente fredda dopo averlo finito? Se l'obiettivo di un gioco. come di un film o di un libro, è quello di dare emozioni e rapire il giocatore, non è più importante ciò che prov e penso del gioco MENTRE lo stò giocando? Accorgersi dei difetti dopo perché dovrebbe farmi rivalutare un prodotto?

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  7. E' la descrizione della puntata più bella da quando avete aperto il podcast, chapeau.

    N!

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  8. l'immagine della cover dove l'avete pescata? è bellissima!

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  9. Neph, ovviamente hai tutte le ragioni: l'importante è che ti piaccia il gioco mentre lo stai giocando, se hai quello tutto il resto ha importanza relativa.

    Il mio era più un discorso teorico, da critica, o se preferisci da gente che si tira le seghe mentali. Da valutazioni più o meno critiche fatte poi, a bocce ferme, nel valutare l'effettivo valore, l'importanza anche storica, se vuoi, che può avere un gioco. Che è un discorso del tutto diverso dal semplice piacere del fruirne.

    Non so se mi spiego.

    Per cui, alla fine, diciamo che sono importanti entrambe le cose, dipende anche un po' da cosa ti interessa. :)

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  10. Però un po' mi dispiace che avete gettato via così Spent, riesce a sensibilizzare al problema della disoccupazione in un modo efficacissimo, molto di più rispetto a qualsiasi altra forma di "pubblicità progresso", a mio parere.

    Fatelo giocare a Marrone per la prossima puntata, ci si fa su una sega spettacolare.

    ps:io ho un record di 1003$ a fine mese, sono troppo un figo!

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  11. Io non l'ho gettato via, proprio non c'ho avuto tempo e/o voglia di giocarci. Magari in futuro se ne riparla. Intanto però l'abbiamo segnalato, che è sempre bene. :)

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  12. Ah ok, se ne riparlate tutto bene, è IL gioco per Luigi Marrone secondo me.

    Un po' come se a te facessero un gioco in cui devi inseguire e uccidere David Cage, però alla fine c'è la scelta morale se risparmiarlo o meno.

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  13. Non credo parteciperei al gioco, significherebbe dare troppa importanza a Cage.

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  14. Disse quello che ha parlato del suo gioco per un anno e passa.

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  15. Se non vedi la differenza fra parlare, seduto, davanti a un monitor e un microfono, e rincorrere un tizio per menarlo, con oltretutto il rischio di prenderle, beh, è perché sei un uomo migliore di me.

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  16. Questo non lo nego, però dicevo un videogioco.

    Senza Kinect, per pc e con i comandi vocali, così ci rientrano anche il seduto, il pc, il microfono.

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  17. Tu comunque sopravvaluti il mio interesse per David Cage. Se ho parlato per un anno del suo gioco è perché mi interessava il gioco, mica lui. :D

    Peraltro, considerando che alla fine m'è anche piaciuto, non vedo perché dovrei ammazzarlo: magari fa altri giochi che mi piacciono...

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  18. E zac! ecco il perchè della scelta morale!

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  19. Continua a non fregarmene nulla di menare David Cage, men che meno di ucciderlo: che scelta morale è, se non ho interesse per una delle due opzioni?

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  20. Perché hai parlato sì di Heavy Rain per un anno, ma anche (soprattutto) di quello che ha detto David Cage, quindi in realtà t'interessa.

    http://www.youtube.com/watch?v=awRr55oEHPg

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  21. Ho parlato per un anno di quel che diceva perché evidentemente trovavo interessante (e interessante come argomento per Outcast) quel che diceva. Questo non significa necessariamente che sia particolarmente interessato a lui, e continua a sfuggirmi il passaggio logico secondo cui vorrei pestarlo e ucciderlo. Ho parlato spesso anche di quel che diceva David Jaffe, butto costantemente in scaletta le uscite di Jim Sterling... vuol dire che voglio ucciderli?

    Guarda che pestare una persona non è piacevole, nono.

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  22. Il discorso di libri/opere che siano analoghi ad Alta Fedeltà di Hornby secondo me merita un approfondimento in un futuro podcast. Allargando un pelo il campo qualcosina esisterebbe.
    Nell'attesa ovviamente che Babich sforni la sua opera :)

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  23. Okei, ti metto Sterling e Jaffe come midboss, e ti do un fucile visto che non ti piacciono i picchiaduro.

    Pace?

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  24. Continua a non interessarmi ammazzare questa gente (e i picchiaduro mi piacciono).

    Anonimo, mi segno l'argomento per le prossime chiacchiere. :)

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  25. Ti sbagli perché



    No dai ha smesso di essere divertente un po' di post fa. Alla prossima.

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  26. ok basta che non mi finite a parlare delle trasposizioni tipo i romanzi di Halo o di furbèrie alla Scott Pilgrim XD

    Libri sul genere di Lucky Wander Boy di D.B. Weiss o Jpod di Coupland magari sarebbe meglio

    Saluti e buone cose

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  27. Leo, te l'avevo detto che sei un uomo migliore di me.

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  28. Comunque il miglior podcast del momento, meglio anche di @videoludica, ah ah! Mi avete fatto morire dalle risa, c'è un'alchimia tra voi che sfocia in un umorismo contagioso.
    Pure Vasco Rossi... ah ah!

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  29. Babich superbo su Ocarina... peccato sia finita con un cimitero e con Borlotto che si scopa Epona.

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  30. Iniziamo con un grazie per aver letto la mia mail!
    E grazie a chi qui nei commenti ha ripreso il discorso Hornby/Alta fedeltà videoludico.

    Su Zelda: siete quasi riusciti a convincermi a dar dentro il ds lite per prendermi 3ds+Ocarina.
    però non sono ancora convinto perchè oltre ai remix vorrei avere anche qualche nuovo gioco nuovo per sfruttarlo. Vediamo Mario Kart.

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  31. Ma sì, secondo me devi aspettare fine anno, quando usciranno appunto Mario Kart, Mario 3DS e altre cosette interessanti. :)

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  32. Ascoltata anche la parte su L.A.Noire. Nel condividere alcune cose dette, mi trovo però in disaccordo sul continuo parallelo con Heavy Rain. Sono due giochi che hanno meccaniche talmente differenti da avere in comune solamente il fatto che viene raccontata una storia. Più adeguato, allora, prendere come riferimento un Alan Wake qualsiasi, dove per lo meno non si può modificare il dipanarsi degli avvenimenti. In L.A.Noire non si ha alcun potere decisionale sulle scelte del protagonista, se non quella di sbagliare tra dubbio e menzogna. Insomma, non c'entra una bega con Heavy Rain, quindi: buuuuuu!

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  33. C'entra nel suo voler raccontare temi e argomenti che si vedono di rado nel mondo dei videogiochi mainstream.
    C'entra nel volerlo fare in una maniera adulta e non mirata a un target adolescenziale (lascia stare quanto poi i due giochi ci riescano, il punto è l'intenzione).
    C'entra nel suo essere incentrato su meccaniche diverse da quelle classiche da action game (Alan Wake, di fondo, è uno sparatutto in terza persona con la torcia elettrica al posto del fucile).
    C'entra nel suo proporsi come cosa piuttosto diversa dal solito e nella particolarità, nel coraggio di determinate scelte, nel fatto che fa piacere vedere sviluppatori che provano a sperimentare strade un po' diverse dal solito in progetti dal budget così ampio.

    Il tutto, ripeto, a prescindere dal successo che i due giochi ottengono in queste cose.

    Il tirare in ballo Heavy Rain è stato in questi termini specifici, che ribadisco e continuo a sostenere. E non mi sembra, per altro, sia stato così continuo.

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  34. Scusa, aggiungo anche che - magari sbaglio - mi pare proprio che nella discussione l'abbiamo comunque perlomeno citata, la differenza base fra i due giochi a cui fai riferimento. Quindi non ho ben capito che vuoi. :D

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  35. 1 - Temi e argomenti che si vedono di rado nel mondo dei vidogiochi mainstrem in L.A.Noire? No, dai, ma quali?

    2 - Call of Juarez lo fa meglio di Heavy Rain, ed è il primo che mi è venuto in mente.

    3 - Sì, forse condividono il fatto di essere diversi dal solito, ma tra loro c'è un abisso. L.A.Noire è un gioco guidato in ogni suo aspetto. Heavy Rain è... beh, dai, lo sai meglio di me.

    4 - D'accordo, sì. Questo sì. Ma solo questo.

    5 - Sì, lavete citata di sfuggita... rimane il fatto che questo è il vostro podcast e ci fate quello che volete :P

    Però poi non lamentatevi se laggente vi scrive per regalarvi 850 mila sterline o vuol tradire il cuoco.

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  36. 1. Sei serio? Gears of War, Uncharted, Killzone Call of Duty, FIFA, Fable e Forza Motosport parlano degli stessi argomenti di L.A. Noire?

    2. A parte che ti ho ben detto di lasciar stare quanto ci riescano, visto che ho parlato di intenzioni, non è che se mi citi un singolo altro esempio nullifichi il fatto che la maggior parte dei giochi mainstream ha toni adolescenziali. Poi Juarez non l'ho giocato, quindi mi fido, ma abbi pazienza se apprezzo il fatto che Heavy Rain e L.A. Noire provano - pur con dei limiti - a rivolgersi a un pubblico un po' più maturo.

    3. Non me ne frega un cazzo se vedi un abisso fra i due giochi, non è questo il punto. E il suo essere guidato in ogni aspetto è ininfluente sulla questione, che è appunto l'essere diverso dal solito. Se io dico "Heavy Rain e L.A. Noire provano entrambi a fare cose diverse dal solito", "Heavy Rain è molto meno lineare di L.A. Noire" è risposta non pertinente.

    4. Grazie per la concessione.

    5. Non l'abbiamo citato di sfuggita, l'abbiamo detto in più di un punto. E in ogni caso rimane una questione ininfluente. I punti in comune continuo a vederli, e fra l'altro ce ne sono altri, detti nel podcast. Questo non va certo in conflitto col fatto che sono giochi molto diversi, quindi non vedo dove stia il problema.

    Ho capito che la linearità di L.A. Noire ti ha fatto cacare e che per questo ti sta sostanzialmente sul cazzo il gioco e non riesci a concepire che qualcuno lo descriva come qualcosa di appena meglio di una pozza di merda, ma ho un po' l'impressione che questo ti renda poco equilibrato nell'argomentare.

    Poi fra l'altro mi spieghi quando ci siamo lamentati di quel che la gente ci scrive. :)

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  37. Fermo restando il fatto che ognuno ha le sue opinioni e non voglio mica convincere nessuno che il paragone tra i due titoli è, secondo me, fuori luogo, l'obiezione che facevo era nel setnire enne volte citato Heavy Rain come paragone.

    Sotto questo cappello, quindi, non è tanto per il discorso linearità, come tu dici (detesto infatti le dinamiche sandbox, salvo nei giochi di corsa, quindi il problema non sono i binari).

    Il busillis è che nel avere un approccio adulto a tematiche che si trovano in moltissimi altri videogiochi, L.A.Noire non utilizza nessun tipo di escamotage meccanico passibile di essere paragonate al gioco di Cage. Quindi non si differenzia molto da un BiA o da un Enslaved, in cui siamo solo spettatori degli eventi. Ecco, il punto è questo. Heavy Rain ti permette di cambiare la storia, mantendendo comunque la tensione narrativa dalla prima scena all'ultima.

    Ripeto però che in questo disappunto c'è molta serenità.

    Se però non vuoi che "la gente vi scrivono" le proprie opinioni, allora disattiva i commenti :D

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  38. ib4

    Io non trovo granché di diverso dal solito nel raccontare la storia di L.A.Noire.

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  39. Ma perché "la gente" se gli contesti un'opinione e gli ribatti la interpreta come "non vuoi che commenti"? Tu puoi fare un commento ma a quel commento non mi è dato rispondere col mio punto di vista? Che c'è, hai problemi ad affrontare una discussione? :*

    Non disattivo i commenti proprio perché i commenti mi piace leggerli e prenderli in considerazione, e se ho qualcosa da dire al riguardo rispondo. Non vedo davvero che problema ci sia. :)

    Il punto, comunque, per come la vedo io, è che tu ti concentri su un aspetto specifico. Heavy Rain e L.A. Noire approcciano l'aspetto narrativo in maniera molto diversa, con le meccaniche del primo che ti fanno letteralmente giocare con la storia e le meccaniche del secondo che, pur essendo comunque molto legate all'aspetto narrativo, non te lo fanno pasticciare. E siamo d'accordo.

    Ma non vedo per quale motivo non debba essere possibile comunque fare un parallelo fra i due giochi, nel momento in cui si trovano punti di contatto, come quelli che ti ho qui elencato e come anche altri. Mica si è detto che sono la stessa roba, no? Si sono dette cose ben specifiche ed è in base a quelle che si citava Heavy Rain.

    Dici che la linearità non è il punto, e ti credo, ma continui a tornare comunque sul fatto di essere spettatori degli eventi e mi metti L.A. Noire (in cui la componente action è del tutto marginale, al punto di essere interamente skippabile) di fianco a uno sparatutto e a un action game. Perché? Perché hanno un approccio lineare alla narrazione.

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  40. Ah, per rispondere all'aggiunta: L.A. Noire, per quanto mi riguarda, è un gioco la cui storia è scritta in maniera solida, adulta e interessante, pur con numerosi difetti che, però, nell'ottica di un racconto tanto ampio, accetto senza problemi. Tutto questo non lo ritrovo nella maggior parte dei "blockbuster" attuali. Il che non significa non esista altro di paragonabile o non esista di meglio. Semplicemente, per quanto mi riguarda, la norma è ampiamente sotto. Non sei d'accordo? Amen. :)

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  41. Ma porco il clero dei commenti inseriti per sbaglio quando voglio vedere l'anteprima.
    Volevo aggiungere che la differenza rispetto a "la maggior parte", oltre che nella qualità della scrittura, è anche, come ho già detto, tematica.
    L.A. Noire è un poliziesco: quanti polizieschi coi valori produttivi di L.A. Noire sono usciti negli ultimi dieci anni?
    L.A. Noire non è ambientato durante una guerra, non ti fa combattere dgli alieni, non ti fa pestare gli dei: ti fa vivere una storia ambientata nel nostro mondo (vabbuò, di sessant'anni e oltre fa).
    L.A. Noire mette in scena violenza molto cruda, pedofilia, violenze sessuali, razzismo, violenza familiare, senza utilizzare nessuno di questi temi come fulcro del racconto, certo, ma inserendoli in un contesto, all'interno di un racconto del quale sono elementi utilizzati con coerenza e gusto, senza spettacolarizzare, senza strizzare l'occhio. Schiaffandoteli in faccia senza vergogna, ma senza dare mai l'impressione di stare uscendo dal seminato. Quanti altri giochi "tripla A" usciti negli ultimi dieci anni possono dire di aver fatto altrettanto?
    Potrei andare avanti, eh.

    E, ripeto pure questo, non è che se mi citi due o tre altri giochi che fanno queste cose cambia di molto il discorso. :)

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  42. Per il discorso "commenti": ti ho mandato gli zongari a casa, mo son cazzi tuoi.

    Tornando agli esempi fatti, non ho citato BiA, Call of Juarez BiB e Enslaved per motivi di gameplay, ma per alcuni aspetti delle rispettive trame. Ripeto che sono i primi tre che mi son venuti in mente, ma se si trova "diverso dal solito" l'approccio alla narrazione di L.A.Noire, allora ci sono margini anche per titoli come quelli citati, che per quanto non impediscano ad L.A.Noire di "trattare i temi in maniera diversa dalla media", per lo meno rendono meno deserto (come sembra dalle tue parole) il panorama di "ciò che non è nella media".

    Ora Heavy Rain. Nel senso: ho capito cosa intendi quando elenchi i motivi del "paragone possibile" e non avrei avuto nulla da ridire se nel podcast i termini del paragone fossero stati solo quelli.

    L'impressione, invece, nell'ascoltarvi in macchina mentre tornavo in autostrada passando vicino a grandi e rumorosi camion, è stata questa: "toh, guarda, L.A.Noire te la racconta in questo modo, Heavy Rain in quest'altro, il primo usa questo trucchetto, il secondo invece è scritto male, sì, cazzo, è scritto proprio dimmerda, fanculo Cage vai a studiare! Brava Rockstaaaar! Bravo Team Bondi".

    E' questo che mi fa dire: "ma anche no". Nel primo caso la storia è scritta da capo a piedi, nel secondo può cambiare e in questo suo "cambiamento possibile" risiede, imao, quello che tu dici per L.A.Noire e cioè una narrazione: "adulta e interessante, pur con numerosi difetti che, però, nell'ottica di un racconto tanto ampio, accetto senza problemi".

    Avevamo già discusso della storia di HR, se non erro. Quindi inutile tornare sulla differente visione.

    Però, concesso che l'espediente narrativo usato da Cage per individuare/mascherare l'assassino di HR sia un po' troppo campato per aria, rimane secondo me una narrazione ricca di entusiasmati colpi di scena e tensione narrativa.

    Poi, se il tutto si traduce in un: L.A.Noire e HR provano ad offrire un gameplay nuovo e affrontano la morte e il tradimento senza lurkare come un adolescente su youporn, allora siamo d'accordo e sono io a non averlo "letto" durante l'ascolto.

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  43. Eh, ho postato senza aver letto la tua juntajunta. Ma andare su un forum o smetterla e tornare a lavorare, no? :D

    Comuqneu, ribadisco che ho capito cosa dici nel tuo ultimo reply e siamo d'accordo, su quello.

    P.S.
    Gli zingari sono tornati e mi hanno detto che, visto il tuo buon gusto nel vestire, proprio non se la sentono di rovinarti i vestiti, magari correndo il rischio di spaiarti l'accoppiata scarpa rossa, calzino blu, pantalone chachi e tshirt azzurra.

    Proprio no.

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  44. Cinese, magari ricordo male io quello che si è detto, ma nella mia memoria bacata son state spese parole di lode anche su Heavy Rain nel confronto tra i due. Certo, sottolineando come la qualità della scrittura ci sia parsa inferiore a quella di Elenoire ma anche dicendo che, a livello di coinvolgimento fisico ed emotivo negli avvenimenti, HR fosse invece più forte.
    Inoltre, a mio avviso, i punti di contatto tra i due sono vermanete molteplici, tra tutti la palese volonta dell'uno e dell'altro con modi e risultati diversi di fare del "cinema interattivo". Molto più di tanti altri titoli che vengono descritti come cinematografici, questi due nella loro diversità portano con se una fortissima voglia di fare anche Cinema.

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  45. BiA o BiB cambia nulla (cioè, cambia, ho letto male, sorry), ma non cambia quel che stavo dicendo, sempre sparatutto è. E in questo mi sembra di cogliere un equivoco: io sto parlando di fare cose diverse *in generale* come gioco, e lo sto ribadendo da più di un commento, tu continui a incancrenirti sull'aspetto narrativo. La smetti, per favore? :D

    Strettamente all'aspetto narrativo, ribadisco quanto detto: ci sono giochi scritti bene e con tematiche adulte (mi fido sui due che citi, perché non li ho giocati)? Sì. Sono la media delle grosse produzioni? No.
    In più L.A. Noire si stacca ulteriormente per gli aspetti che ho citato nell'ultimo commento (temi, argomenti, eccetera), come fra l'altro - ATTENZIONE: PUNTO DI CONTATTO - fa anche Heavy Rain, seppure in maniere almeno in parte diverse.

    Ma dall'ultimo tuo commento mi pare che ci siamo capiti. :)


    La sceneggiatura di Heavy Rain è ricca di colpi di scena e ha tanti bei momenti sul piano della tensione, non lo metto in dubbio. Continuo a pensare che sia anche ampiamente criticabile su tantissimi aspetti, da alcuni elementi del racconto buttati a cazzo per far scena e aggiungere caos al lato misterioso (vogliamo parlare dei blackout del protagonista?) al ridicolo, ridicolo, RIDICOLO personaggio di Madison.

    La "scorrettezza" del modo in cui viene trattata l'identità dell'assassino non la metto sul piatto, perché non mi è piaciuta, ma nella maggior parte del gioco ci si gira bene attorno e i punti in cui si incrina, voglio dire, non mi sembrano particolarmente più "condannabili" di certe scorrettezze dell'interfaccia di L.A. Noire, per dire.

    Quel che mi dà fastidio in Heavy Rain e che lo trovo mediocre, dozzinale, in termini di pura scrittura dei personaggi, delle loro personalità, della loro caratterizzazione, di quel che fanno e dicono. (Poi ci sarebbe pure da parlare di regia, ma tanto quella in L.A. Noire fa cacare pure peggio)

    Poi che come racconto funzioni non lo metto in dubbio, e fra l'altro è sicuramente verissimo il fatto che alcuni limiti li accetti in nome di quel che riesce a fare in termini di interazione con la storia.

    Oh, ma poi a me Heavy Rain è piaciuto, eh.

    Poi il problema è anche che se miri alto devi mettere pure in conto il fatto di stare mettendoti in competizione con termini di paragone più alti e su quello si misura quanto ci sei riuscito.

    (E sì, secondo me L.A. Noire è scritto decisamente meglio di Heavy Rain)

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  46. @Surgo
    Sì, boh, nel senso... sulla questione "cinema interattivo", anche lì... cosa c'è di interattivo nel cinema offerto da L.A.Noire?

    Che la sceneggiatura ha un taglio cinematografico, quello sì.

    @Giopep
    Ok sul fare cose diverse "in generale" come gioco. Sì, ci eravamo capiti.

    E mi sembra che ci siamo anche capiti sul fatto che ATTENZIONE: PUNTO DI CONTATTO L.A.Noire non ci riesce benissimo... o almeno, quel "nuovo" è ancora molto acerbo.

    Sul discorso sceneggiatura di Heavy Rain, il tuo punto di vista lo conoscevo già (non ricordo dove lo avevo letto/ascoltato... forse su Ars Ludica...). E non ero altrettanto critico, però è OT.

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  47. Cazzo di budda.

    Rileggo solo ora che mi hai apostrofato come "la gente"!

    Non c'è più rispetto.

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  48. @Cinese
    Non è solo una questione di taglio della sceneggiatura (quest'ultima poi è più simile a una stagione di un serial TV che non a un vero e proprio film), ma anche di come viene usata la musica, di come viene utilizzata la recitazione anche nel gameplay (a livello tecnico e di risultati in questo è veramente un bel passo avanti), del taglio delle inquadrature dei tanti filmati e dell'amore generale per il cinema Noir che non si riduce solo alle pizze segrete coi nomi dei film sopra, ma anche a quella voglia di presentare quell'epoca in un certo modo e non per ultima la forte presenza di Hollywood e del suo "mito" nel tutto. Questo fermo restando che, come te, ho trovato più interessante l'approccio strutturale di Heavy Rain ma, come giopep, ho trovato quest'ultimo scritto abbastanza peggio.

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  49. @Surgo
    Sì, vero, ma l'interazione (strictu sensu) con questi elementi in L.A.Noire è ridotta all'osso, no?

    Magari non ci intendiamo sul'utilizzo della parola "interazione", eh! :)

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  50. Cino, come esperimento legato all'interagire con la narrazione, sicuramente Heavy Rain è tutt'altra faccenda.

    Ma è pur vero che Heavy Rain vuole essere esattamente quello. Il gameplay di L.A. Noire mira all'investigazione, non all'interagire con la narrazione.

    Parlo solo di "intenzioni", again, non di riuscita.

    Quindi sì, son d'accordo pure io: come esperimento sulla narrazione interattiva Heavy Rain è più riuscito, pur essendo peggiore dal punto di vista della narrazione in senso stretto (paradossale).

    D'altra parte, un L.A. Noire tale e quale dal punto di vista del gameplay, ma con una "propagazione" del racconto più ramificata, più legata a un rapporto causa-effetto sulle azioni del giocatore, ci avrebbe fatto discutere molto meno, mi sa. :D

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  51. Strictu sensu lo dici a tua sorella!

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  52. Comunque sì, quello che ha detto giopa.

    Se per cinema interattivo intendi "solo" un'interazione narattiva che porta a ramificare la storia in base alle scelte e le azioni compiute dal giocatore sono d'accordo con te: HR è altra roba ma quello proprio a livello strutturale. Persino Mass Effect è più cinema interattivo in questo senso rispetto a Elenoire :)

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  53. @Surgo
    Fatto. Mi ha risposto: "E tu continua a farti le seghe con Dick Tracy".

    Che avrà voluto dire?

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  54. Che puoi continuare a farti le seghe con Dick Tracy?

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  55. Finito di ascoltare ieri sera (ma ho saltato purtroppo la parte finale su L.A. Noir perche' devo ancora giocarlo)! Miiii che bellezza! Secondo me si e' raggiunto l'apice davvero. Quando siete cosi' tutti insieme e cosi' in palla siete fantastici. Surgo meno 'tracontante' del solito ma comunque ottimo! Il duo di tossici fantastico. Insomma, questo podcast per freschezza e alichimia e' davvero er mejo der mejo, ancora complimenti alla bandaccia!

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  56. Volevo dire la mia sulla sega mentale. Sono molto d'accordo con Surgo. Secondo me la sega mentaledi Giò è lecita, ma molto più legittima con Crysis 2 che con Portal 2. Mi spiego meglio. Crysis 2 e' unbuon gioco, ma non ottimo, non eccellente. E' pieno di evidenti difetti, per prima una IA davvero pessima, ma offre un approccio che raramente (anzi, direi mai) si vede nel (IMHO desolante) panorama degli FPS attuali. Questo lo rendo, nonostante tutto, fuori dagli schemi e quindi lo differenzia, lo fa uscire dalla massa, e quindi ne esce bene, con uno spunto in piu' che lo fa elevare sopra gli altri, per lo meno per le sue peculiarita'. E in questo senso e' vero, si', fa un po' tristezza, perche' nonostante abbia dei difetti veramente dimmerda, alla fine e' lo dipingiamo meglio di quanto non sia in realta'. E questo eì un po' triste perche' ti fa capire quanta merda ci sia in giro, cosi' tanto merdosa, che Crysis 2 pur essendo un po' merdoso pure lui, alla fine sembra pure profumato.

    Questo IMHO non puo' essere pero' detto di Portal 2 che secondo me offre dei valori produttivi di una qualita' tale, che e' superiore a prescindere. Non e' piu' bello perche' il resto fa talmente schifo che lui, nell'essere normale o bellino, sembra bellissimo. Secondo me Portal 2 e' proprio bellissimo, e per questo risalta ancora di piu' nel magma di tutto il resto.

    My 2 cents.

    PS: Ma l'immagne di copertina cosa sarebbe? Dove l'avete presa? E' belissima!

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  57. Si tratta di un personaggio di Star Fox molto caro al Marrone. :)

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  58. Ho finito L.A. Noire domenica scorsa e come mi ero ripromesso a suo tempo, mi sono andato ad ascoltare la parte finale di outcast, nella quale parlate per ben 40 minuti(!) di L.A. Noire con tanto di spoiler. Molto molto interessante. Concordo molto con Giò sul fatto che l'interfaccia a volte inganna. Più che altro in molte situazioni non si ha la minima idea se cosa scegliere fra verità, dubbio, bugia perchè anche se si è raccolto tutti gli indizi e si è stati attenti a tutti i dettagli, spesso proprio non si sa cosa scegliere e a volte questo ti fa incazzare. Per il resto è un esperimento molto molto interessante. Concordo infine con Surgo sul fatto che mentre Heavy Rain come storia è un po' cosi' cosi' ma come gioco funziona tutto sommato bene ed è un esperimento comunque interessante, Questo L.A. Noire è scritto decisamente meglio però dal punto di vista del gioco in quanto tale è meno interessante ed è riuscito peggio. Comunque un salutone a tutta la cricca, buone ferie, buon ferragosto, siete mitici, a risentirci a questo punto a settembre! CIAOOOOO!!!

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  59. Grazie caro.
    Sappi comunque che pubblicheremo - se non ci sono intoppi - un episodio la prossima settimana e probabilmente faremo un reportage su GDC Europe e Gamescom. Quindi, insomma, se non vai in vacanza ci si sente anche prima. Se ci vai, al tuo ritorno avrai magari doppia sorpresa. :D

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