Incastrato in una dimensione parallela con quattordici ore di ritardo sul fuso normanno e quindici ore d'anticipo sull'ora legale di Porto Cesareo, lo staff di Outcast vi racconta la Game Developers Conference 2010. Con dovizia di particolari e tanto simpatico umorismo. E senza spoiler.
In questo episodio:
* Introduzione:
GDChe? [02:07]
* Seghe mentali sui giochini:
L'arte di Deus Ex: Human Revolution [04:18], la creazione di Uncharted 2 [06:06], la narrazione di Mass Effect 2 [13:27], le puttanate di Fable III [19:08], l'audio di Flower [20:44], la città di
Carcassonne
Infamous [25:44], meglio Final Fantasy XIII o Hitman?[27:52], la nascita di Assassin's Creed II [30:13], Shadow Complex in formato Illustrator [31:14]
* Seghe mentali a tutto campo:
Il sadismo nel game design [36:47], la doppia personalità di Yoshio Sakamoto [42:49], quella sagoma di Sid Meier [46:21], dal VCS a Facebook [48:09], pillole d'intelligenza artificiale [54:30], narrare tramite le ambientazioni [57:22], videogiochi che fanno piangere [60:26], videogiochi per la famiglia [63:37], la Game Design Challenge [66:44], Akira Yamaoka Live [71:01]
* Gli Award:
Independent Games Festival [72:11], Game Developers Choice Awards [77:40]
* Visti e provati:
Mafia II [84:01], Civilization V [84:50], Kick-Ass [87:33], True Crime [89:16], Transformers: La battaglia per Cybertron [90:53], Power Gig: Rise of the Six String [92:54], 3D gaming [94:25], Bit.Trip Runner [97:19], PlayStation Move & SOCOM 4 [97:48]
Ospite in studio: Simone Soletta, editor in chief di Nextgame. Impedisce che questa roba diventi un monologo di giopep.
Soundtraccia: The GDC - Topher Great Payens / GDC 2010 D0PE - Mega64 / GDC 2010 STRIKTLY 4 THE NERDZ!!!!!!!!!!!! - Mega64 / Theme of Laura GDC 2010 Mix - Akira Yamaoka / GDC 2010 (SERIOUS ARTISTS ONLY) GAMES ARE ART - Mega64 / Theme of Laura - Akira Yamaoka
Modi per ascoltarci:
Outcast su iTunes
Il link diretto all'mp3 di questo episodio
--
Per contattarci:
Scrivi ad Outcast - outcastlive@gmail.com
Il blog di Andrea Babich: The Babich Playground
Il blog di Andrea Maderna: L'Edicola di giopep
Il blog di Davide Tosini: ToSo on the Net
Il blog di Elena Avesani: Puffetti rosa
Il blog di Gianluca Loggia: Uno sgarrafiesto con Ualone
Il blog di Lorenzo Antonelli: Bunker
Il blog di Luigi Marrone: E-Self Electronic Self
Il blog di Marco Calcaterra: Ultimo cannoncino
Il blog di Mattia Ravanelli: Zave's
In questo episodio:
* Introduzione:
GDChe? [02:07]
* Seghe mentali sui giochini:
L'arte di Deus Ex: Human Revolution [04:18], la creazione di Uncharted 2 [06:06], la narrazione di Mass Effect 2 [13:27], le puttanate di Fable III [19:08], l'audio di Flower [20:44], la città di
Carcassonne
Infamous [25:44], meglio Final Fantasy XIII o Hitman?[27:52], la nascita di Assassin's Creed II [30:13], Shadow Complex in formato Illustrator [31:14]
* Seghe mentali a tutto campo:
Il sadismo nel game design [36:47], la doppia personalità di Yoshio Sakamoto [42:49], quella sagoma di Sid Meier [46:21], dal VCS a Facebook [48:09], pillole d'intelligenza artificiale [54:30], narrare tramite le ambientazioni [57:22], videogiochi che fanno piangere [60:26], videogiochi per la famiglia [63:37], la Game Design Challenge [66:44], Akira Yamaoka Live [71:01]
* Gli Award:
Independent Games Festival [72:11], Game Developers Choice Awards [77:40]
* Visti e provati:
Mafia II [84:01], Civilization V [84:50], Kick-Ass [87:33], True Crime [89:16], Transformers: La battaglia per Cybertron [90:53], Power Gig: Rise of the Six String [92:54], 3D gaming [94:25], Bit.Trip Runner [97:19], PlayStation Move & SOCOM 4 [97:48]
Ospite in studio: Simone Soletta, editor in chief di Nextgame. Impedisce che questa roba diventi un monologo di giopep.
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Il blog di Mattia Ravanelli: Zave's
Bonjour, complimenti per l'interessante puntata. Ottimo ospite Simone Soletta, simpatico e competente; peccato che si colga circa il 75% delle cose che ha detto, un po' forse per via del mezzo tecnico (suo e forse anche mio, ma tutti gli altri commentatori - in tutta onestà - li sento forte e chiaro), un po' perchè si mangia le parole parlando in velocità (tipo il tizio che perculavano al grande fratello, here a sample http://www.video.mediaset.it/video/mai_dire_gf/servizi/159199/gli-manca-solo-la-parola.html#tc-s1-c1-o1-p1). In ogni caso need moar braincoso, salut! U_U/
RispondiEliminaBraincoso ci ha paccati.
RispondiEliminagiopep: guarda che "Anonimo ha detto..." è Braincoso.
RispondiEliminaSi vede uguale uguale, parla pure mezzo italiano e mezzo inglese come Braincoso... Dai Braincoso, diccelo che sei tu!
:D
Acqua! parlo italiano e discretamente napoletano e sicuramente querelerei chiunque mi chiamasse braincoso :| ; gli "inserti" patchwork in inglese li devo ad anni di esposizione a World of Warcraft <_< ; mi occupo di videogiochii per piacer mio e non per dare figli a Dio; saluto mia mamma che mi sta guardando; ciao Ma'!
RispondiEliminaP.S. ma perchè "anonimo" vi sconvolge così tanto? se preferite mi faccio un account su yahoo india del tipo tettesballonzolanti81.
Un bel Podcast serio, ho scoperto un bel po' di cose (specialmente la parte sui Naughty Dog, è stata stupenda).
RispondiEliminaSarebbe bello una via di mezzo tra questo podcast e uno tra i precedenti.
Ma va bene anche così.
Ocio ragazzi! L'unico e originale BraunLuiss son io! La fantasiosa storpiatura del Maderna - che la renga ci squinterna - mi trasforma ad interim in Braincoso. tettesballonzolanti81, I'll be in Outcast next time! I promize. Stai fregno che India rulez! ^^
RispondiElimina"ma perchè "anonimo" vi sconvolge così tanto? se preferite mi faccio un account su yahoo india del tipo tettesballonzolanti81"
RispondiEliminaMa mica sconvolge, però è un peccato parlare con delle facce bianche, e anche solo un nick rende la conversazione più umana e permette di districarsi fra commenti di più persone. Fra l'altro mica servono account, per postare usando un nick. Basta scriverlo lì sotto.
Al di là di questo, poi, io non vedo proprio motivo per nascondere il proprio nome, perlomeno quando si scrivono cose "normali". :D Ma è una visione mia.
Caro Giovanni Peppe (in arte giopep), in realtà la considerazione che quoti nasce dalla lettura di altri commenti (anche e soprattutto di altri blog, per la verità).
RispondiEliminaSpesso si teande a sottolineare quasi che la "qualità" di anonimo equivalga ad essere lobotomizzati e/o incapaci di commentare alcunché oppure che scrivendo in anonimato le parole abbiano un valore minore di quelle firmate, persino con un nick (che paradossalmente potrebbe anche essere proprio "Anonimo", tanto per dire).
E' che alcuni preferiscono essere La Gente e non Pincopanco9/11, tutto qua. :D
Chiaro, ovviamente io parlo per me e non posso sostenere l'opinione di altri. Per me, ripeto, è innanzitutto una questione di praticità: quando gli anonimi cominciano ad essere anche solo due non si capisce più nulla. E poi, al di là di quello, è anche piacevole avere a che fare con un'entità precisa, fosse anche solo un nick, che magari torna e commenta a più riprese, non so se mi spiego.
RispondiEliminaPoi per me le parole valgono comunque, anche se vengono da un anonimo, ci mancherebbe. Però quando si portano attacchi o si esprimono opinioni scomode se c'è una firma sotto le parole acquistano più forza. Anche solo a livello istintivo. Il che non significa che le parole di un anonimo contino sega, e non significa che chi non si firma lo faccia perché si vuole nascondere. :)
Poi, che io personalmente non veda motivo di restare anonimo e mi sia sempre firmato ovunque con nome e cognome (o alla peggio con un nick da cui si risale alla mia identità nel giro di due clic) perché semplicemente non vedo dove stia il problema, ripeto, è una visione mia. E ovviamente ognuno ha il diritto di fare come gli pare.
Gio, le tue affabili e sincere considerazioni sull'etica del firmare i propri commenti rivelano una grande esperienza di forumista, nonchè una perspicace saggezza dialogica. Sei la diplomazia del www, il pacificatore del Metaverso, l'unico vero cristo di Outcast. Al tuo confronto Zave è un despota coi ricci unti. Ciò che vorrei ora è chiudere gli occhi e addormentarmi sotto l'ala protettrice della tolleranza della tua Ambasciata di pace, solo per cullarmi col battito del tuo immenso cuore. Se Internet è for Peace, Giopep è for President. We love you. ;D
RispondiEliminaIn realtà ho un'esperienza molto scarsa da forumista. La gavetta l'ho fatta su Usenet. Apprezzo l'amore, comunque.
RispondiEliminaFinalmente inizio a capire perchè ci hai tenuto così tanto a sottolineare il termine "borderline" nella presentazione del podcast .__.
RispondiEliminaPerché - cito la colonna di destra - siamo brutta gente.
RispondiElimina